Suggestioni d’autore 2018

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Alla Baldini…Suggestioni d’autore | 2018

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Martedì 30 ottobre, ore 21

Roberto Mercadini

presenta il suo volume

Storia perfetta dell’errore

(Rizzoli, 2018)

 

Ingresso libero (fino ad esaurimento posti)

 

Il protagonista della serata conclusiva di “Suggestioni d’Autore 2018” sarà Roberto Mercadini e il suo libro pubblicato da Rizzoli dal titolo “Storia perfetta dell’errore”.

Questo libro nasce dal presupposto che “siamo tutti nati da cose imperfette. Siamo tutti incerti, in equilibrio precario. Qualsiasi bellezza di cui possiamo risplendere è scavata dentro questa fragilità”. Dagli errori genetici, motore dell’evoluzione, a quelli umanissimi che ogni giorno ci fanno cadere, rialzare, perdere e innamorare.
L’autore trova il modo più tenero e delicato per ricordarci che è proprio dal caos e dall’imperfezione che nascono le cose più belle.

 

Roberto Mercadini è nato a Cesena nel 1978, è attore, poeta e scrittore. I suoi spettacoli di narrazione e i suoi monologhi poetici spaziano dalla Bibbia ebraica all’origine della filosofia, dall’evoluzionismo alla felicità.
Fra i suoi monologhi “Fuoco nero su fuoco bianco – un viaggio nella Bibbia Ebraica”, “Noi siamo il suolo, noi siamo la terra – monologo per una cittadinanza planetaria”, “Little boy – storia incredibile e vera della bomba atomica” e “Felicità for dummies – felicità per negati”.
Fra i suoi libri “Sull’origine della luce è buio pesto” (Miraggi, 2016) , “Io non scrivo mai niente. Monologhi cosmici (Sagoma 2016) e “Rapsodie romagnole” (Ponte Vecchio, 2014)

Mercadini, sempre seguitissimo, è stato diverse volte a Santarcangelo a presentare i suoi volumi o a rappresentare i suoi spettacoli: ricordiamo a tal proposito il suo apprezzatissimo racconto dell’ “Orlando furioso” (aprile 2017 – evento promosso dalla biblioteca Baldini) nonché “Odissee anomine” monologo dedicato al tema delle migrazioni, ideato insieme ai ragazzi del Sistema protezione rifugiati e richiedenti asilo (Sprar) dell’Unione di Comuni Valmarecchia (andato in scena alla sala Il Lavatoio a fine dicembre scorso – tanto seguito che è stata necessario improvvisare una replica, anch’essa andata immediatamente sold out).

 

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Giovedì 27 settembre 2018, ore 21

Donatella Di Pietrantonio

presenta il suo romanzo

L’Arminuta   

(Einaudi, premio Campiello 2017)

 

Dialogherà con l’autrice

Emiliano Visconti

 

Donatella Di Pietrantonio vive a Penne, in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Ha esordito con il romanzo Mia madre è un fiume (Elliot 2011, Premio Tropea). Per Einaudi ha pubblicato L’Arminuta (2017), vincitore del Premio Campiello 2017 e Bella mia (riedito nel 2018), con cui ha partecipato al Premio Strega 2014 e ha vinto il Premio Brancati e il Premio Vittoriano Esposito Città di Celano.

Donatella Di Pietrantonio è la vincitrice del Premio Campiello 2017 con L’Arminuta.
Ci sono romanzi che toccano corde cosí profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con L’Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell’altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all’altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche piú care, l’affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l’Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo. Ma c’è Adriana, che condivide il letto con lei. E c’è Vincenzo, che la guarda come fosse già una donna. E in quello sguardo irrequieto, smaliziato, lei può forse perdersi per cominciare a ritrovarsi. L’accettazione di un doppio abbandono è possibile solo tornando alla fonte a se stessi. Donatella Di Pietrantonio conosce le parole per dirlo, e affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensità espressiva. Le basta dare ascolto alla sua terra, a quell’Abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare.

 

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Edizioni passate

 

PER LA SEZIONE

SUGGESTIONE D’AUTORE

PROSSIMO APPUNTAMENTO CON MELANIA G. MAZZUCCO

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La seconda parte di Suggestioni d’autore 2016, sempre curata da Emiliano Visconti – Rapsodia  e che ha visto nella sua prima parte la presenza di Marcello Fois, Angelo Ferracuti, Paola Mastrocola, vedrà ospiti alla Baldini il collettivo Wu Ming e la scrittrice Melania Gaia Mazzucco.

 

 

Sabato 17 dicembre, ore 17

Biblioteca Comunale A. Baldini via Pascoli 3, Stanza Baldini – Santarcangel

Melania G. Mazzucco
presenta
Io sono con te. Storia di Brigitte (Einaudi, 2016)

Due donne si incontrano per mesi, imparano a conoscersi, a capirsi, a fidarsi l’una dell’altra. Una si chiama Brigitte, arriva dal Congo, ha perso tutto e comincia a raccontare; l’altra si chiama Melania, l’ascolta a lungo e poi quella storia decide di scriverla

Melania G. Mazzucco
Scrittrice italiana. Laureata in Storia della Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea e in Cinema al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha scritto per anni soggetti e sceneggiature per il cinema.
Dal 1995 collabora all’Enciclopedia Italiana Treccani, per la quale ha curato il settore letteratura e spettacolo di varie opere dell’Istituto.
Nella narrativa ha esordito nel 1992 con il racconto Seval e altri suoi racconti sono stati pubblicati successivamente da varie testate.  I romanzi Il bacio della Medusa (1996) e La camera di Baltus (1998) sono stati ben accolti da pubblico e sono finalisti al Premio Strega.
Con il terzo romanzo, Lei così amata (2000), la Mazzucco ha vinto il SuperPremio Vittorini, il Premio Bari Costa del Levante, il Premio Chianciano e il Premio Napoli.
Ha scritto inoltre numerose storie per la radio e articoli e recensioni sul teatro. Proprio per il teatro, insieme con Luigi Guarnieri ha scritto, a metà degli anni ’90, “Una pallida felicità – Un anno nella vita di Giovanni Pascoli” vincitore della Medaglia d’oro per la drammaturgia italiana nel 1996.
Nel 2003 con Vita Melania Mazzucco ha vinto il Premio Strega.
Del 2012 il suo romanzo sulla guerra in Afghanistan Limbo (Einaudi) e Il bassotto e la regina (Einaudi). Nel 2016 pubblica Io sono con te. Storia di Brigitte (Einaudi).

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Sabato 26 novembre, ore 17
Biblioteca Comunale A. Baldini via Pascoli 3, Stanza Baldini – Santarcangelo
Wu Ming 1
presenta
Un viaggio che non promettiamo breve. Venticinque anni di lotte non tav. (Einaudi, 2016)

Ingresso libero

Le serate sono condotte da Emiliano Visconti (Rapsodia S.A.S.)

In Italia molti comitati e gruppi di cittadini resistono a grandi opere dannose, inutili, imposte dall’alto. Tra questi, il movimento piú grande, radicale e radicato è senz’altro quello No Tav in Val di Susa, all’estremo occidente del Paese, fra Torino e il confine con la Francia. Un movimento che da venticinque anni sperimenta forme nuove – e al tempo stesso antiche – di partecipazione, autogestione, condivisione. Perché proprio in Val di Susa? Per piú di tre anni Wu Ming 1 ha cercato la risposta a questa domanda. Si è immerso nella realtà del movimento No Tav, partecipando a momenti-chiave della lotta, intervistando decine di attivisti, incrociando storia orale e fonti d’archivio, contemplando la valle dall’alto dei suoi monti. Un viaggio che non promettiamo breve è il risultato di quel lavoro. La voce del narratore ci fa passare dal romanzo di non-fiction alla chanson des gestes, dall’inchiesta serrata alla saga popolare di ispirazione latinoamericana, con omaggi a Gabriel García Márquez e al Ciclo andino di Manuel Scorza.
Wu Ming è un collettivo di scrittori provenienti dalla sezione bolognese del Luther Blissett Project (1994-1999), divenuto celebre con il romanzo Q. A differenza dello pseudonimo aperto “Luther Blissett”, “Wu Ming” indica un preciso nucleo di persone, attivo e presente sulle scene culturali dal gennaio del 2000. Il collettivo Wu Ming fa parte di un “collettivo di collettivi”, la Wu Ming Foundation, che comprende anche altri progetti, come la punk-rock band Wu Ming Contingent, il blog Giap, l’officina di narrazioni Wu Ming Lab e altri gruppi di lavoro.

Il collettivo gestisce un suo blog, nato come newsletter, il cui nome, Giap, è ispirato a quello dal generale Võ Nguyên Giáp.

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GLI APPUNTAMENTI PASSATI

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PER LA SEZIONE

SUGGESTIONE D’AUTORE

gli appuntamenti di MAGGIO

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Giovedì 19 maggio

ore 18,30
Biblioteca Comunale A. Baldini via Pascoli 3, Stanza Baldini – Santarcangelo
presentazione del libro Fellegara. Dove sono nati i CCCP Fedeli alla Linea a cura di Antonio Contiero (NFC Edizioni).
Insieme all’autore interverrà Giovanni Lindo Ferretti (cantante fondatore dei CCCP).
Durante l’incontro, per la prima volta, sarà presentata e sarà possibile acquistare anche l’edizione d’artista del libro, a tiratura limitatissima di 50 pezzi.

ore 21,30
Supercinema Santarcangelo piazza Marconi 1, sala Wenders – Santarcangelo
proiezione del film documentario “Saga” di Paolo Boriani, Italia (2015) 35′. Alla presenza di Giovanni Lindo Ferretti, introdurrà la serata Roberto Naccari del circolo cinematografico Dogville.

 

1982, Fellegara. Emilia Paranoica e la nascita dei CCCP la storia raccontata in un libro.

1983, Santarcangelo di Romagna. Strepitosa apparizione dei CCCP Fedeli alla linea al Santarcangelo dei Teatri – Festival Internazionale del Teatro in Piazza.

33 anni dopo Giovanni Lindo Ferretti, cantante, autore e fondatore dei CCCP Fedeli alla Linea, ritorna a Santarcangelo di Romagna per raccontare la storia del gruppo che, in meno di dieci anni di attività ha sconvolto e riscritto la storia del rock italiano.

Incontro promosso dal Comune di Santarcangelo, Agenzia NFCAssociazione Culturale Interno4Biblioteca Comunale A. BaldiniDogville

 

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martedì 10 maggio, ore 17
biblioteca Baldini – Santarcangelo
Beatrice Masini
presenta il suo ultimo romanzo
I nomi che diamo alle cose

Incontro organizzato in collaborazione con Libreria dei Ragazzi “Viale dei Ciliegi 17” di Rimini

Scrittrice, editor e traduttrice,  conosciutissima ed amatissima scrittrice per bambini e ragazzi, Beatrice Masini presenta il suo libro I nomi che diamo alle cose (Bompiani), il secondo romanzo per gli adulti dopo l’affermato Tentativi di botanica degli affetti (2013), vincitore – tra gli altri riconoscimenti – del Premio Selezione Campiello 2013.

«Se tutte le persone intelligenti fossero anche buone, il mondo sarebbe un posto migliore.» Così dice un personaggio all’inizio del libro, e un altro, sul finale, chiude il cerchio: «Se tutte le persone intelligenti fossero anche buone il mondo sarebbe un posto magnifico. Non so se vale il viceversa. Chi possiede un’acuta intelligenza di solito la usa a suo vantaggio; chi è buono va verso gli altri, perché essere buoni per se stessi non ha senso. Si ha bisogno degli altri per essere buoni. Per essere intelligenti no.»

Un romanzo che parla della cura degli altri e delle cose, di madri buone e figli cattivi o viceversa, di vino, cani e fantasmi, del peso da dare a ciò che si fa e alle parole che si scelgono per definirlo.

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PROGRAMMA DAL 21 APRILE AL 5 MAGGIO

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Tornano le suggestioni degli incontri con alcune fra le più rappresentative autrici e più rappresentativi autori della narrativa italiana presso la biblioteca Baldini di Santarcagelo di Romagna

Giovedì 21 aprile, ore 21
Stanza Baldini
Marcello Fois
presenta il suo ultimo volume Luce perfetta (Einaudi)

Fois – nuorese di nascita ma da tempo trapiantatosi a Bologna – è autore affermato, e prolifico – non solo in ambito letterario in senso stretto, ma anche nel campo teatrale, radiofonico e della fiction televisiva. Con questo volume – Luce perfetta –  si conclude la trilogia della saga della famiglia sarda dei Chironi (dopo Stirpe e Nel tempo di mezzo, entrambi presentati alla Baldini negli anni scorsi).

 

Giovedì 28 aprile, ore 21
Stanza Baldini
Angelo Ferracuti con il suo Andare, camminare, lavorare. L’Italia raccontata dai portalettere (Feltrinelli)

Opera di “giornalismo narrativo”. Sei mesi in giro per l’Italia, dalla Valle d’Aosta alla Puglia, isole comprese, in cui l’autore si è voluto confrontare con un Paese che sembra essersi fermato, da tanti punti di vista, ma che è ancora pieno di storie da raccontare.  Proprio l’antico mestiere del postino – costretto oggi a fare i conti e a coabitare con le e-mail ed il mondo della comunicazione permanente – è il punto di vista che Ferracuti – postino a sua volta – ha scelto per questo viaggio in Italia, in cui racconta, con rigore e senza inventare nulla, facendosi messaggero di storie e racconti, come appunto un postino.

Angelo Ferracuti è nato a Fermo nel 1960. Ha pubblicato raccolte di racconti e romanzi, fra cui Attenti al cane (Guanda, 1999), ma soprattutto libri di reportage come Le risorse umane (Feltrinelli, 2006), Viaggi da Fermo (Laterza, 2009), Il costo della vita (Einaudi, 2103), Andare, camminare, lavorare. L’Italia raccontata dai portalettere (Feltrinelli, 2015). Per Feltrinelli ha curato, insieme ad Andrea Cortellessa, la Cometa Romanzi di Luigi di Ruscio (2014).

 

Giovedì 5 maggio, ore 21
Stanza Baldini
Paola Mastrocola presenterà il suo L’anno che non caddero le foglie (Guanda).

Paola Mastrocola – una delle voci più vive della narrativa italiana, vincitrice del Premio Campiello – torna a Santarcangelo (era già stata con noi in occasione degli eventi organizzati per lo spostamento della biblioteca comunale presso la sua nuova sede) con il suo ultimo libro, con il quale ritorna alla favola, con storia emozionante di timidezza e coraggio che parla di amore, natura e ricerca della felicità.

Le serate sono condotte da Emiliano Visconti  (Rapsodia S.A.S.)

 

Tutti gli incontri sono ad ingresso libero.

 

 

 

 

 

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